Ciao a tutti,
vi mando un estratto dell'articolo di Egidio Todeschini sull'informazione dei media e il volontariato
tratto da http://www.agenziaaise.i
Il quadro di nefandezze dipinto dalla stampa esiste ma non è generalizzabile. Certo, i malvagi, i criminali, gli sfiduciati, gli egoisti ci sono: Caino non è nato oggi! Ma sono e restano, comunque, una minoranza. A dimostrarlo è la presenza, solo in Italia, di ben 26 mila associazioni di volontariato ove lavorano centinaia di migliaia di giovani e meno giovani, disposti a dare una mano, a regalare un sorriso, ad ascoltare, a condividere un dolore, ad incrementare la speranza, a consolare un prigioniero, a far giocare o curare un bambino. Persone delle quali la stampa parla solo se e quando un evento tragico, il rapimento o la morte, li colpisce. L’ultimo caso, il giovane Angelo Frammartino, ucciso con una coltellata a Gerusalemme. L’umanità non è morta, semplicemente non “fa notizia”. A meno che, a stimolare il cronista di turno, non salti fuori un nome famoso. È il caso di due personaggi ben noti per le loro fortune: Bill Gates, l’ideatore di Microsoft, ed il finanziere Warren Buffett, i quali hanno saputo coniugare affari e solidarietà, e dedicare, dopo anni di duro e geniale lavoro, se stessi ed il proprio ricavato alla beneficenza, oltre che educare i propri figli alla carità. A dimostrazione che è difficile ma non impossibile entrare nel Regno dei Cieli anche se si è “capitalisti”!
Cosa hanno fatto? Il primo consacra ora tutto il suo tempo – ed il suo denaro – ad un’organizzazione privata, la Bill e Melinda Gates, finalizzata a combattere, specialmente nel Terzo Mondo, le malattie infettive e a diffondere l’istruzione negli strati sociali più poveri degli Usa. Il secondo ha deciso recentemente di offrire l’85% del suo patrimonio, qualcosa come 44 miliardi di dollari, all’amico Gates e alle iniziative umanitarie dei suoi tre figli. Due casi sporadici che non fanno testo? Non credo.
Credo piuttosto che ve ne siano molti altri dei quali non sappiamo nulla. E sono convinto che, per convenzione, per un errato senso del dovere d’informazione, per la natura stessa della “cronaca” che si autodefinisce nera, la stampa dia rilievo alla criminalità e dedichi ben poco spazio a chi, silenziosamente, segue le regole dell’amore e del vivere civile. Senza rendersi conto di alimentare, così, quella mentalità utilitaristica, egoista e sfiduciata che poi descrive, e, peggio, d’incrementare quel mal di vivere che spinge tanti giovani a rifiutare la vita o ad inebriarsi con la droga e con l’alcool.
Parliamo del lavoro dei volontari
ModeratoriCOLON sgrilla, Clara
Gio,
hai tutto il mio sostegno. Ci sono tante persone che aiutano il prossimo senza pretendere niente, senza ricevere alcuna considerazione, che a volte sarebbe gradita come è gradito un sorriso di incitamento o una pacca sulla spalla, nient'altro. A volte il volontario è ignorato e non supportato dalla comunità, quasi fosse scontato, come se tutti fossero buoni e altruisti e non ci facessimo più caso. L'indiffereza, l'apatia e la mancanza di senso della solidarietà se continua così ci fa regredire come specie intelligente e forse un giorno come un altro scomparire.
Erri
hai tutto il mio sostegno. Ci sono tante persone che aiutano il prossimo senza pretendere niente, senza ricevere alcuna considerazione, che a volte sarebbe gradita come è gradito un sorriso di incitamento o una pacca sulla spalla, nient'altro. A volte il volontario è ignorato e non supportato dalla comunità, quasi fosse scontato, come se tutti fossero buoni e altruisti e non ci facessimo più caso. L'indiffereza, l'apatia e la mancanza di senso della solidarietà se continua così ci fa regredire come specie intelligente e forse un giorno come un altro scomparire.
Erri